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Libero come un libro

Da Porta Nova a via Cattedrale passando per via G.Petrarolo; lungo queste strade per due settimane, fino al 25 luglio, si sono trovate appese all’esterno sui muri delle case delle buste trasparenti con dentro un libro. Sulla busta c’era scritto “Sono libero prendimi”. Sto parlando di VIA LIBRIS, luglio 2017, Ostuni. Autrici: Simona Ciccarese e Chantal Celino. Piccoli saggi, romanzi, libri scientifici, per bambini, racconti. Libri vecchi e vecchi libri che per il momento non vedranno il macero se la ridono sotto i titoli e sotto i sottotitoli; mai tante mani li hanno toccati, palpeggiati, tastati, rapiti, rovistati, trafugati nella scarna luce notturna dei lampioni. Si capisce subito che non è un progetto estemporaneo, non è una cosa nata lì per lì, una improvvisata. I libri portati via (sono il 90%) vengono subito rimpiazzati e già il giorno dopo non ci sono più. Chi passa è incuriosito, guarda … poi capisce e pur sorpreso prende il suo libro. Quei libri possono essere presi da chiunque, sono un regalo. Ma fatto da chi? Simona Ciccarese e Chantal Celino, sono loro due che stanno dietro e dentro quei libri. Ostunesi, quarantatre e ventisette anni, alle spalle esperienze lavorative e formazioni differenti; in comune grande amore per i libri.

Simona comincia a raccontarmi quella che può definirsi davvero una Bella Storia. VIA LIBRIS è l’altra faccia di LIBERO COME UN LIBRO, il nostro progetto originario nato alla fine del 2016. E’ un progetto per la Cultura libera, la libera circolazione delle idee senza alcun tipo di barriera (di luogo, di tempo, di spazio), nè burocratica o istituzionale. La cultura intesa come esperienza di un popolo, un bagaglio prezioso strettamente connesso con lo sviluppo nella migliore possibile espressione dei valori morali, etici, sociali, umani, la base della società della sua etica e lo sviluppo dell’individuo. Abbiamo in pratica realizzato la prima Biblioteca Diffusa di Ostuni. Ci siamo messi d’accordo con dei punti vendita presenti in città, salumerie, supermercati, negozi di ogni genere, chiese, parrocchie. Abbiamo creato una rete, posizionato qui delle cassette bianche con dei libri dentro. Puoi consultarli, prenderli e portarli via, tenerli e se vorrai anche restituirli in uno dei punti aderenti. Ne abbiamo trenta. All’inizio i titolari delle attività ci guardavano sorpresi, non comprendendo bene cosa volessimo fare. Quando mai si regala qualcosa …un libro poi! Ma col tempo hanno cominciato tutti a fare il tifo per noi ed in fondo anche per se stessi. Abbiamo iniziato con 470 libri, ad oggi ne avremo distribuiti circa tremila. Di queste due signore ragazze mi piace la semplicità, l’entusiasmo e la determinazione che hanno nel proporre il loro progetto. Altro non sono che due bibliotecarie conservatrici protezioniste, conservano e custodisco l’animale libro.
Hanno creato una specie di WWF dei libri cercando di impedire che le infide e telecomandate pratiche virtuali portino all’oblio dei libri e della libertà della conoscenza. La nostra è una città dove abbondano le rassegne del libro, le presentazioni di libri e di autori più o meno famosi o bravi, è una città dove abbondano gli scrittori. Tutto ciò è sicuramente un bene anche se spesso dietro tutto questo movimento c’è il guadagno; le case editrici spingono perché questo o quel determinato libro si venda. Ma ad onor del vero ci sono ad Ostuni molte persone onorevoli che fanno tutto ciò senza fini di lucro, ne conosco alcune, e solo per amore della cultura.

Ma Simona e Chantal sono un’altra cosa, hanno qualcosa in più. Fanno tanto lavoro e spendono tanto tempo, non hanno riconoscimenti ufficiali, non guadagnano nulla, regalano libri ed entusiasmo a piene mani. Potrebbero a mio avviso entrare a pieno titolo nel Club dei Fessi, ce ne sono tanti ad Ostuni ed altrove, mettono in opera il loro irrefrenabile istinto nei settori più disparati. Non è una brutta cosa. A pensarci bene si potrebbe persino organizzare un festival, il Festival dei Fessi. Vorrei concludere dando un bacione ed un forte abbraccio a Simona e Chantal, ringraziandole per ciò che fanno per la città e per tutti noi. Kisses e soprattutto un augurio, LIBERO LIBRO in libera testa.

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