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La cestistica rivede la vetta

Il 2018 della Cestistica Ostuni si è aperto nel migliore dei modi, con un filotto di vittorie che la piazzano ai vertici del Campionato di C Silver. Le sei vittorie nei mesi di dicembre e gennaio, intervallate dalle battute d’arresto di Ruvo e Francavilla, posizionano i gialloblu al quarto posto in classifica, a due lunghezze dal podio e quattro dalla capolista Ceglie. Una classifica cortissima grazie anche ad una delle sfide dell’anno, uno di quei match che resteranno per sempre scolpiti nell’immaginario collettivo di chi c’era (ma anche di chi non era presente) quella sera dello scorso 21 gennaio a Corato. Già di per se non è mai una sfida banale Ostuni – Corato, con i precedenti del 2005 e del 2008 ed i dolci epiloghi che hanno scritto la storia del basket ostunese. Ancora una volta, lì al PalaLosito è accaduto l’incredibile: la Cestistica ha abbattuto la capolista 104 a 105 con un arcobaleno che Simone Baraschi ha dipinto “da casa sua” sulla sirena finale. Una battaglia epica ed un match spettacolare, una partita che la Cestistica ha perso almeno tre volte prima di prevalere nel modo più rocambolesco e splendido possibile. Nella tana del Ceglie era stato Vanni Laquintana a bucare la retina da tre punti per il canestro della vittoria, stavolta è toccato a Simone Baraschi, anche se definire quel gesto semplicemente “tripla della vittoria” è riduttivo. Nell’ultimo quarto ad un paio di minuti dalla sirena la Cestistica era a -8 dopo l’ennesimo canestro di un monumentale Mauro Stella. Sembrava finita, come lo sembrava nel secondo quarto sul -11, o ancora nel terzo quarto sul -8. Ma questi ragazzi non mollano mai. E allora prima un commovente Kasongo (in campo da zoppo per un problema al piede) poi Laquintana e la magia della parità a quota 102 con un tiro da dietro il tabellone, la riacchiappano. A 5 secondi dalla fine però Castoro entra in area in palleggio sul lato sinistro e fa canestro: Il PalaLosito esplode in un urlo di gioia, il cronometro segna 0,4 secondi, Kasongo batte la rimessa nelle mani di Baraschi che nel tripudio generale, praticamente da sotto il suo canestro, lancia il pallone in stile di giocatore di baseball. Suona la sirena finale, l’urlo di gioia dei coratini si trasforma in un incredulo ed ammutolito silenzio con relativo boato proveniente dal settore ospiti abitato da Quei Bravi Ragazzi in gialloblu, perché il pallone si appoggia al vetro, tocca il ferro e, straordinariamente, entra. Finisce 104 a 105 per l’Ostuni grazie al più sensazionale dei canestri, per la più bella delle vittorie in una serata che sarà impossibile dimenticare. Tra i protagonisti in maglia ostunese ad inizio gennaio è dunque tornato Cedric Kasongo, rientrato dal suo Canada per riprendersi il campo e la sua maglia numero 22. Allo stesso tempo però, la Cestistica perde Krum Doychinov, tornato in Bulgaria per motivi personali, con cui la società gialloblù ha rescisso il contratto.

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