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Trattative di primavera

Resta alta la tensione in seno alla risicata maggioranza di Palazzo San Francesco

Quello di marzo è stato un mese piuttosto agitato per l’arena politica della Città bianca. Gli argomenti e le situazioni che hanno tenuto banco spaziano dalla macrotematica del riordino ospedaliero a qualche disordine interno mai completamente sopito. Il Sindaco ostunese Gianfranco Coppola aveva perciò lanciato un’ appello alle forze politiche, invitandole a sostenere l’azione di governo, minacciando in caso contrario le proprie dimissioni: «In questo momento molto delicato della situazione politica amministrativa della nostra città il mio appello è rivolto al senso di responsabilità che sinora hanno dimostrato le forze politiche che mi sostengono ma che, ultimamente, vedo vacillare. Affrontiamo grosse problematiche quali il ridimensionamento del nostro Ospedale, i problemi del comparto Agricolo legati alla minaccia Xylella fastidiosa, la situazione del Porto di Villanova, ecc. Non accetterò oltre di essere tirato da una parte o dall’altra sia che si chiamino PD o Direzione Italia, o Area Popolare o chicchessia! Il mio appello a sedersi intorno a un tavolo per continuare in questa esperienza cercando di risolvere le problematiche che ho citato prima, se non dovesse essere recepito e fatto proprio dalle forze politiche che devono smettere di litigare, mi porteranno ad una grave e irrevocabile decisione: quella di consegnare al Prefetto, a metà marzo, le mie dimissioni!». Uno sfogo che ha trovato riscontro poiché, lo stesso Primo Cittadino attraverso una nota stampa ha congelato il drastico provvedimento auspicato: «Nella serata di ieri, 12 marzo, una parte importante della maggioranza politica che sorregge la mia amministrazione mi ha chiesto di soprassedere dal rassegnare le mie dimissioni, confermando la propria fiducia nell’attuale esecutivo, in vista di importanti decisioni che dovranno essere adottate nell’interesse della Città. Ho ritenuto di raccogliere tale invito, pur nella consapevolezza che analoga conferma di fiducia non è pervenuta dalle altre forze politiche della maggioranza, proprio nella convinzione della necessità di affrontare e risolvere le varie criticità che la nostra comunità sta vivendo. Mi sembra, in ogni caso, necessario che tutte le forze politiche mostrino analogo senso di responsabilità, tralasciando le frizioni che avevano già determinato il mio proposito di dimissioni. Appare indubitabile l’esigenza di individuare coralmente specifici punti programmatici, che debbano concretizzare il merito dell’azione amministrativa, anche indicando una tempistica per la sua attuazione. Intorno a tale programma, invito tutte le forze politiche di maggioranza a confermare la propria fiducia, riservandomi all’esito una rivisitazione dell’attuale assetto dell’esecutivo. Ovviamente, se tale intesa programmatica non verrà raggiunta, ritengo che tale ipotesi delle mie dimissioni riprenda sostanzialmente pieno vigore». A rispondere positivamente all’appello di inizio mese i partiti e i movimenti civici di centro destra, Direzione Italia, Noi Ora, Ostuni Tricolore, Fratelli d’Italia, che hanno confermato compatti il loro sostegno al Sindaco, seguiti da Area Popolare, una appello a cui mancava il Partito Democratico, che alcuni giorni dopo ha comunicato la propria indisponibilità a partecipare alle commissioni consiliari in programma, ritenendo paradossali alcune situazioni e concludendo che: « … Prima di ogni discussione su tariffe e bilancio è necessario verificare se c’è ancora una visione comune e condivisa delle problematiche più importanti della nostra comunità stabilendo insieme tempi e modalità di intervento. Riteniamo altresì che ci sia la necessità di ampliare la base della maggioranza, con la più ampia convergenza possibile, al fine di avere una Amministrazione forte e coesa in grado di affrontare proprio quelle situazioni delicate, quale il futuro del nostro Ospedale ed altre questioni significative, per il bene del nostro territorio. Fino ad allora ci asterremo da ogni attività amministrativa». In questo contesto lunedì 20 marzo si sono aperti al primo appello i lavori del Consiglio comunale, chiamato a discutere su un unico punto all’Ordine del Giorno, e cioè la candidatura della neo costituita società a responsabilità limitata “Gal Alto Salento 2020” ai bandi regionali per l’accesso ai finanziamenti del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). In pochi minuti la delibera è stata approvata con sedici approvazioni su sedici consiglieri presenti. Prima dell’ulteriore Consiglio, in programma il 31 marzo, è però arrivata la chiusura della mediazione con Alternativa (non più Area) Popolare. Con un comunicato stampa il Sindaco ha chiarito la sua posizione nei confronti dei quattro Consiglieri di AP: «Leggo con stupore quanto dichiarato sui quotidiani locali da AP e mi auguro che sia piuttosto attribuibile a qualcuno a cui piace buttare benzina sul fuoco. Leggo che AP vorrebbe un assessorato che non arriva, menomando così la loro possibilità di contribuire alla attività amministrativa. Devo subito chiarire che non si tratta di trovare o meno un posto in giunta, cosa che si stava perfezionando con una serie di incontri, a parte una richiesta da “manuale Cancelli” che rivendicava due assessorati dato il numero 4 di consiglieri di AP, presa in riunione congiunta più come una battuta provocatoria, che come richiesta legittima. Ma veniamo all’ultimo incontro avuto dal sottoscritto con la quasi totalità di consiglieri comunali facenti capo ad AP, ed altri supporter politici navigati e di lunghissima esperienza. Durante tale incontro e confermando una disponibilità nel trovare una soluzione che appagasse finalmente la succitata visibilità e partecipazione alla vita amministrativa, gli amici di AP, ottenute aperture su un “posto in Giunta”, hanno iniziato a sollevare dubbi e richieste sulla qualità e fascia dell’incarico da ottenere, esprimendo perplessità e critiche sugli incarichi degli altri partiti, andando così molto oltre quelle che erano le aspettative reciproche. Per il sottoscritto la mediazione con AP risulta chiusa negativamente, a meno di successivi loro ravvedimenti. Sono stato esortato dagli altri partiti ad andare avanti, ci conteremo in assise comunale, dovendo in quel luogo rendere conto ai cittadini sulle scelte operate. Approfitto per esortare la mia Giunta a proseguire nell’ottimo lavoro svolto finora, ringraziando tutti per il silenzio osservato sinora, nonostante le ridde di voci che hanno visto involontariamente coinvolto ogni Assessore». E la sessione straordinaria di Consiglio impegnato nella discussione e nella ratifica di ben 15 punti all’ordine del giorno, venerdì 31 ha tenuto i protagonisti a lavoro dal mattino al tardo pomeriggio. Dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, l’assise è passata alla valutazione e alla votazione sulla modifica al comma 4 dell’art. 16 del DPR e l’adozione della variante all’art. 28 del titolo I delle NTA del PRG relativa ai manufatti provvisori per esigenze stagionali (in breve sugli ormai noti dehors). Dopo un acceso dibattito, la maggioranza dei 25 votanti si è espressa a favore. Approvato anche l’ampliamento dell’Hotel Monte Sarago, la cui discussione è stata posticipata per permettere al dirigente dell’Ufficio Lavori Pubblici di ampliare il suo impianto documentale. Riguardo l’approvazione del Piano finanziario per la determinazione dei costi di gestione dei rifiuti urbani e l’abbassamento dell’importo TARI, l’assessore all’ambiente Gaetano Nacci ha illustrato gli interventi apportati in quasi tre anni di lavoro affinché venisse rispettato il piano industriale sottoscritto con la ditta appaltatrice e fossero quindi raggiunti gli obiettivi economici preposti: «Abbiamo vinto puntualmente ogni contenzioso con la ditta perché è stata garantita, attraverso il DEC, la rispondenza al contratto posto in essere, risparmiando 700mila euro in quest’ultimo anno. Questo e altre importanti componenti ci hanno permesso di operare un taglio agli importi delle utenze domestiche del 10% e del 13,70% gli importi delle utenze commerciali». La relazione dell’assessore al Bilancio Antonello Solito ha argomentato le delibere riguardanti le imposte comunali (TARI, TASI, IMU, IUC, e tassa di Soggiorno), ed il consesso ha proceduto alla votazione dei sette punti all’Ordine del Giorno, approvandoli tutti. L’assise ha anche trattato gli argomenti riguardanti le modifiche urbanistiche al piano regolatore generale, a tal proposito il vice sindaco e assessore all’Urbanistica Nicolangelo Zurlo, ha illustrato brevemente le opportunità di semplificazione e adattamento del PRG a quelle che sono le direttive nazionali e le esigenze dei cittadini ostunesi, come aggiustamenti domestici, vincoli urbanistici per l’applicazione del piano casa: «Sorge la necessità di intervenire sul patrimonio edilizio esistente, non costruire e neppure demolire, migliorando l’impatto paesaggistico e ambientale con interventi mirati a tale obiettivo». Punti all’OdG accorpati in un’unica votazione ed approvati. Due delle ultime delibere sono state ratificate con il voto di una risicata maggioranza, composta da 13 Consiglieri, data l’astensione dei 4 esponenti di Alternativa Popolare che hanno comunque espresso parere positivo su tutti gli altri argomenti posti dall’Amministrazione.

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